Onorevoli Colleghi! - Nonostante il costante ed encomiabile impegno delle Forze dell'ordine nell'azione di controllo del territorio e di contrasto alla criminalità, il numero dei reati e dei fatti criminosi, anche violenti, continua ad essere rilevante.
      Ai reati contro il patrimonio si affiancano inevitabilmente i reati contro le persone; anzi, molto spesso, i delitti contro il patrimonio si risolvono in veri e propri delitti contro la persona, in special modo quando questi sono effettuati all'interno di esercizi commerciali.
      La cronaca nera riporta con inesorabile regolarità il susseguirsi di sanguinosi assalti ad esercizi commerciali spesso conclusi con l'assassinio del gestore ad opera di criminali senza scrupoli che, per portare a compimento la loro azione rapinosa, non esitano a colpire la vittima, non avendo alcuna considerazione della vita umana.
      Il più delle volte, poi, i danni non sono subiti solo dai proprietari, ma ricadono anche sulla clientela.
      Il compimento di un furto, di una rapina o peggio il ferimento e l'uccisione di qualcuno, non sono eventi che riguardano solo le vittime del delitto, ma, nel loro complesso, assumono rilevanza sociale sia sotto il profilo patrimoniale, sia sotto quello dell'ordine e della sicurezza pubblici.
      Il dovere primario dello Stato è, dunque, garantire la sicurezza dei cittadini.
      In particolar modo, riteniamo doveroso porre un'attenzione particolare alle categorie professionali che, nello svolgere un'importante funzione per lo Stato italiano,

 

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sono particolarmente esposte ai rischi delle azioni criminose.
      Ci riferiamo, soprattutto, alle categorie dei tabaccai, dei gestori di impianti di monopolio, nonché dei benzinai che operano in regime di concessione.
      Gli operatori di tali categorie, quotidianamente esposti al rischio delle rapine a mano armata, oltre ad un grave danno patrimoniale, subiscono, con drammatica frequenza gravi lesioni personali, fino a perdere, spesso, la vita per mano di criminali senza scrupoli.
      Poiché queste categorie erogano servizi in regime di monopolio o di concessione, controllano il commercio di beni particolarmente critici e fungono da veri e propri esattori di imposte o accise statali, lo Stato avrebbe il dovere di riconoscere l'importante funzione che svolgono e, quindi, di contribuire, in modo concreto, alla loro messa in sicurezza.
      In particolar modo, con la presente proposta di legge si vuole tutelare queste categorie che sono al servizio dello Stato, tramite l'erogazione di contributi per il finanziamento dell'acquisto e dell'installazione di impianti di sicurezza, come la videosorveglianza o gli allarmi, nonché per favorire la diffusione delle apparecchiature per l'uso di mezzi di pagamento elettronici che, facendo diminuire l'uso e la circolazione del denaro contante, riducono di fatto, per questi esercizi commerciali, la possibilità di subire azioni criminose.
      Non dubitiamo che l'intero Parlamento condividerà questa nostra proposta di legge e ne favorirà una rapida approvazione, nell'interesse dei cittadini e dello Stato.
 

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